Il tartufo è una prelibatezza disponibile fresca solo in alcuni periodi dell’anno, il che lo rende raro e costoso. Ma ci sono alcuni trucchetti per gustarsi il sapore del tartufo anche quando la materia prima non è disponibile: i concentrati aromatizzati al tartufo.

Con i concentrati, a differenza dell’olio aromatizzato al tartufo, basta utilizzare pochissime gocce per rendere i tuoi piatti ricchi di sapore. I concentrati aromatizzati al tartufo possono essere a base d’olio extravergine, quindi adatti a ricette che prevedono sughi o condimenti a base d’olio, oppure idrosolubili. I concentrati idrosolubili sono studiati per aromatizzare prodotti ad alto contenuto di acqua, ad esempio cocktail alcolici e non, formaggi, dolci e prodotti da forno.

 

COCKTAIL AROMATIZZATI AL TARTUFO BIANCO
Soprattutto in autunno, i cocktail aromatizzati al tartufo si distinguono per classe ed eleganza tra i classici drink. Sono sempre di più i barman che inventano e studiano cocktail particolari per la loro clientela ormai stanca dei soliti drink: qualche goccia di aroma al tartufo e quello che prima era una banale drink, diventa un connubio di sapori perfettamente bilanciato e innovativo.

  • Truffold Fashioned. Matteo Zamberlan, conosciuto come Zen, rivoluziona il classico Old fashioned grazie al fat washing (una tecnica per aromatizzare il cocktail con un prodotto grasso, in questo caso il burro al tartufo bianco), dando vita a un cocktail che ricorda le piacevoli sensazioni di un piatto di tagliolini al tartufo fresco.
    Per creare questo drink ti serviranno: Rye Whiskey, Cognac, burro al tartufo o concentrato aromatizzato al tartufo. Se scegli di fare il fat washing inizia a far sciogliere a temperatura controllata il burro al tartufo e lascia riposare il preparato per 24 ore in freezer: noterai che la dose di burro si ricondenserà separandosi dalla parte più liquida e del drink. Elimina la parte solida, versa il composto in bicchieri adatti al whiskey e sorseggia il tuo cocktail lasciandoti trasportare dall’aroma del tartufo. Se invece vuoi un’alternativa più light ti basterà aggiungere qualche goccia di concentrato al tartufo nel mix di Rye Whiskey e Cognac.
  • Ideato a Firenze da Vincenzo Civita e Marco Colonnelli, questo dolce cocktail nasce in onore della cultura Maya ed è realizzato con miele al tartufo, Mezcal e tepache di ananas. Se non hai il miele aromatizzato puoi unire al miele qualche goccia del nostro concentrato al tartufo. Realizzare questo drink è semplicissimo: shekera il mezcal con il tepache e il miele aromatizzato, successivamente versa il composto in un bicchiere, meglio un bicchiere-mug in cermica, con un cubetto di ghiaccio: ora devi solo gustarti questo delizioso cocktail.
  • Truffle Collins. Questo drink prende vita a Torino, rivoluzionando il classico drink Collins. Per creare questo raffinato drink ti occorrono: London dry gin, succo di limone, soda e sciroppo di miele al tartufo. Anche in questo caso se non sei provvisto di miele aromatizzato ti basterà aggiungere al miele qualche goccia di concentrato aromatizzato al tartufo. Shekera gli ingredienti con il ghiaccio e poi filtra il composto all’interno di un bicchiere mug in rame. Come decorazione utilizza una scorza di limone bruciata e rosmarino per dare un tocco più rustico al drink.

 

ADDESTRARE I CANI DA TARTUFO CON L’AROMA DI TARTUFO
Tutti i tartufai hanno bisogno di un naso esperto che li accompagni durante le loro passeggiate nei boschi alla ricerca dei rari e preziosi tartufi. Per addestrare i loro cani, i tartufai utilizzano i concentrati aromatizzati al tartufo: solitamente si sceglie un concentrato a base di scorzone poiché, nonostante sia comunque molto pregiato, è meno prezioso rispetto ad altre tipologie di tartufo.

cane da caccia che viene addestrato a cercare tartufi

Prima di passare all’addestramento del tuo cane dobbiamo fare una premessa: tutti i cani possono essere adatti alla ricerca dei tartufi poiché il loro naso, per conformazione, è ricco di recettori. Ovviamente ci sono cani più predisposti a questo tipo di lavoro come il Lagotto romagnolo, il Pointer, il Bracco, il Beagle, il Cocker e molti altri.

Quello che fa davvero la differenza è il carattere del nostro cane: come noi, i cani hanno un loro carattere e delle abilità per cui sono più portati rispetto ad altre. Ricercare con l’olfatto i tartufi per periodi di tempo prolungati richiede una buona dose di concentrazione da parte del tuo amico a quattro zampe, e la concentrazione è l’equilibrio tra emotività e ragionamento: più il cane è emotivo e più farà fatica nella sua ricerca, al contrario invece, meno il cane è emotivo e più facile sarà per lui trovare i tartufi nascosti sottoterra.


Passando al lato pratico, addestrare il tuo cane a trovare i tartufi è abbastanza semplice: devi associare l’odore del tartufo a qualcosa di positivo. Il tuo cane deve capire che quando riesce a trovare l’oggetto che ha il profumo di tartufo riceverà un premio, una gratificazione. Il modo migliore per fare questo è giocare con lui: prendi un giocattolo e versaci sopra qualche goccia di concentrato al tartufo, inizialmente giocaci insieme al tuo cane per farlo abituare al nuovo odore. Successivamente inizia a lanciarlo tra cespugli, vicino agli alberi e a nasconderlo tra le foglie, in questo modo inizierà a capire le zone in cui può nascondersi il tartufo: ogni volta che riuscirà a trovarlo premialo.

 

Questa è solo una delle moltissime tecniche e scuole di pensiero legate all’addestramento dei cani da tartufo, ma noi la reputiamo molto semplice ed efficace, oltre che divertente per te e per il tuo compagno a quattro zampe. Ora non ti resta che provare a cercare i tartufi con il tuo cagnolino, magari dopo aver sorseggiato un delizioso Old Fashioned aromatizzato al tartufo

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